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I tentativi di rimpiazzare in maniera più o meno definitiva la tradizionali sedie a rotelle sono sempre più numerosi e, per certi versi, fantasiosi. La società turca AMS Mekatronic si è appena inserita in questo settore con un prodotto estremamente innovativo, che riecheggia un po' l'idea del Segway: invece di essere seduto, l'utente viene sostenuto in posizione verticale dal dispositivo Robotic Tek,ma può accovacciarsi così da essere in grado di raggiungere le cose vicino ai piedi. 

 
Approssimativamente dal 60 al 80 per cento degli amputati soffrono di sindrome dell'arto fantasma, una sensazione in cui un arto mancante si percepisce come se fosse ancora attaccato al corpo.
Spesso a scapito della amputato l'arto fantasma è percepito come chiuso o in una posizione dolorosa. Oltre ai farmaci e la stimolazione elettrica, i pazienti possono trovare sollievo attraverso la terapia specchio, che prevede l'uso di uno specchio per ingannare il cervello facendogli credere che le azioni dell'arto residuo vengano eseguite dall'arto fantasma. 

 
Due studenti di computer science della University of Pennsylvania, Eric Berdinis e JeffKiske, hanno messo insieme un sistema di feedback tattile per i non vedenti davvero impressionante, utilizzando un dispositivo Kinect Microsoft e una serie di attuatori di vibrazione. 

 
La "tecnologia" LEGO ha un fascino particolare per molti di noi, quale tratto distintivo di un'infanzia trascorsa a costruire di tutto, dalle macchinine, alle città, via via verso cose sempre più complesse e meravigliose. Oltre a questo però, molti ingegneri (anche e soprattutto biomedici) e scienziati, stanno iniziando a prestare un'attenzione sempre maggiore a questa soluzione costruttiva, nel tentativo di creare dei supporti personalizzati e a basso costo per apparecchiature di imaging e anche per la realizzazione di prototipi di dispositivi protesici personalizzati.Quanto tentato dallo studente di ingegneria Max Sheperd è però con molta probabilità una delle applicazioni più complesse che siano mai state realizzate con LEGO.

 
Esempio di paziente che utilizza l'esoscheletro  prodotto dalla Ekso Bionics
L'esoscheletro prodotto dalla Ekso Bionics
La Ekso Bionics (Berkley, CA) ha recentemente consegnato il primo modello di esoscheletro Ekso, un dispositivo ready-to-wear alimentato a batteria, al suo primo acquirente, il Craig Hospital di Denver, istituto specializzato nella riabilitazione post traumatica di pazienti afflitti da lesioni al midollo spinale o al cervello.
Il dispositivo viene fissato al suo utilizzatore al di sopra degli indumenti, garantendo a soggetti paraplegici di alzarsi e camminare. L'azienda ha in programma di rilasciare un numero sempre maggiore di unità nel corso dei prossimi mesi.

Sebbene l'esoscheletro sia caratterizzato da un peso non indifferente di circa 20 Kg, gran parte di questo carico viene trasferito a terra, piuttosto che al paziente. Inolte la modularità con cui  stato pensato e realizzato fa sì che possa adattarsi senza problemi alla maggior parte dei pazienti con peso inferiore ai 100 Kg e di altezza compresa tra 1,50 m e 1,90m.






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