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SynCardia Systems ha ricevuto il riconoscimento di Humanitarian Use Device (HUD) per il suo progetto di cuore totalmente artificiale. Mentre il sistema era già stato approvato dalla FDA, questa nuova denominazione implica che può ora essere utilizzato anche per sostituire il cuore danneggiato dei pazienti in fase terminale, non idonei per il trapianto cardiaco, come una soluzione permanente per il resto della loro vita. Secondo l'azienda questo gruppo comprende fino a 4.000 pazienti statunitensi ogni anno.

 
[presentazione di BioDigital Human]
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La scorsa settimana al TEDMED 2012 gli inviati  medgadget.com  hanno avuto la possibilità di intervistare le persone dietro Biodigital Human, probabilmente il più avanzato simulatore di anatomia ad oggi esistente. Questo sistema è stato sviluppato in una collaborazione tra la  NYU School of Medicine  e  BioDigital Systems LLC. Nel video che segue ecco svelate ispirazione e potenzialità della piattaforma. Attenti però che l'intervista, ovviamente, è in inglese!


 
La lotta dai ricercatori verso la realizzazione di un cuore artificiale perfetto prosegue senza sosta. 
Il Dr. Billy Cohn e il Dr. Bud Frazier presso il Texas Heart Institute sostengono di aver sviluppato una macchina che fa uso di semplici rotori a rotazione continua per far circolare il sangue, e che si sostituiscono alle "comuni" contrazioni, tipiche di un cuore naturale. Questo significa che la gente potrebbe presto ottenere un cuore artificiale privo del proprio caratteristico "ritmo"!

 
Uno studio iniziale dell'iPhone ECG è stato presentato all'American College of Cardiology 61st Annual Scientific Sessions a Chicago. Il dispositivo è circondato da un grandissimo hype e, sebbene sia ancora in attesa di approvazione della FDA, non sono certo mancate domande sulle possibilità di utilizzo di questa articolare app. Ad esempio, verrà prevalentemente utilizzato da pazienti, personale di pronto intervento e/o medici? E quali informazioni diagnosticamente utili possono essere ottenute da esso?

Intitolato “iPhone Rhythm Strip: Clinical Implications of Wireless and Ubiquitous Heart Rate Monitoring” , il nuovo studio (durato ben 8 settimane) ha coinvolto 54 partecipanti e ha iniziato a rispondere a queste e a molte altre domande. 

Ecco quando sostiene la società realizzatrice:





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